Era il primo pomeriggio e si faceva la spesa, in previsione del Primo Maggio poi il vento, poi la grandine e infine eccolo… Il Tornado. Si era in coda alla cassa quando s’è visto passare il tornado, così vicino, così distruttivo, momenti dove è mancato il respiro. Da un lato chi era esaltato e col telefonino riprendeva tutto dall’altro chi era agghiacciato… io ero tra gli agghiacciati che già stava cercando di capire dove quel mostro formato dai venti stava seminando la sua distruzione.
Un vero TORNADO che si scatenava, sfumava e riformava e con lui la Grandine che come una Sassaiola distruggeva tutto quello che trovava come una scarica di proiettili.
La corsa a casa appena sembrava tutto tranquillo poi il terrore… la BOSCH “oil control” la ditta più grande della zona, che da lavoro a centinaia di operai, colpita in pieno già si vocifera di distruzione. Una sorella lavora li, e mentre corro a controllare il nostro capannone, vicino alla zona colpita tiro dritto per cercare appunto mia sorella tra le centinaia di dipendenti in evacuazione. Non c’è, telefonini che non vanno e quanto finalmente prendo la linea, scopro che è a Modena al sicuro.
Passa l’ansia ma resta quel senso di impotenza e disperazione che ormai aleggia un po’ ovunque, nella “ridente” Bassa modenese, un tempo forse, ormai è la catastrofica bassa. L’ultimo uragano ha costretto a ricordare, ricordare gli ultimi 5 anni, anni assurdi, puntellati da continue catastrofi e in mezzo la rabbia.
Una RABBIA pronta a esplodere, verso un’Italia che strumentalizza l’informazione e nasconde quanto stia soffrendo questo piccolo fazzoletto di terra che è Modena.
Articoli e Video
dalla Gazzetta di Modena Online
http://video.gelocal.it/gazzettadimodena/dossier/tornado-tra-nonantola-e-castelfranco-paura-e-danni/campazzo-di-nonantola-case-e-capannoni-scoperchiati-e-abbattuti/29416/29614