Remember della grandine

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Come se non bastasse tutto questo la Grandine, gioia e dolore della Bassa, un appuntamento pressoché annuale fisso. Tanto per citare qualche data e foto allegate. Anche questa è una calamità naturale che distrugge gli alberi da frutto con le loro gemme o i giovani frutti dando bastonate uniche all’agricoltura. Spacca tetti, vetri e tutto quello che colpisce.

Quelle sotto elencate sono solo alcune date e articoli, di una cosa che per noi è purtroppo la NORMALITA’… giusto per rendersi conto quanto queste zone sopportano e quanto vengono sempre ignorate.

1 Marzo 2014 – Modena
“Un violento nubrifragio si è abbattuto intorno alle 17,45 su Modena, A macchia di leopardo oltre alla pioggia ha fatto la propria comparsa anche la Grandine. Particolarmente abbondante la grandine, di piccoledimensioni, nella zona di San Faustino e di via Vignolese. «Situazione decisamente  inconsueta per marzo» commenta il meteorologo Luca Lombroso”
Fonte Gazzetta di Modena Online

4 Maggio 2013 – Carpi – Modena Est – Bolognese
Prima a Carpi, poi verso Modena nella zona Ovest, attraverso la città fino ad Est e via verso Bologna, prendendo dentro Castelfranco per poi rilanciare in direzione della Bassa e abbattersi su San Martino Spino.

Una tempesta senza precedenti recenti nella storia della nostra provincia, iniziata con una forte grandinata per poi arrivare ad essere, in uscita dal nostro territorio, anche una tromba d’aria. Un’ora di ordinaria follia in balia del maltempo dove si è temuto potessero esserci danni ben peggiori.

I cielo ha cominciato a rannuvolarsi su Carpi in modo preoccupante prima delle 16, e da lì a poco le strade si sono praticamente imbiancate: chicchi grandi e intensi per alcuni minuti, un vero e proprio nubifragio violento che si è abbattuto nella zona del carpigiana ed è avanzato verso Modena toccando anche la zona di Soliera e Campogalliano.

A Modena i primi ad accorgersi di quanto stava accadendo sono stati i residenti della zona Ovest, quartieri Madonnina e Villaggio Giardino: cielo nero e perturbazione anche in questo caso violenta. Le strade si sono viste imbiancate da una coltre bianca ghiacciata mentre il temporale avanzava inesorabile seguendo l’asse Ovest-Est.

Nemmeno il centro della città è stato risparmiato, poi il maltempo si è abbattuto inesorabile procedendo verso Bologna. Ed è lì che la grandine ha smesso di fare danni, passando il testimone ad una ben più incredibile tromba d’aria che ha coinvolto i comuni della cintura, da Castelfranco, fino alla Bassa, abbattendosi soprattutto nella zona di San Martino Spino.

Tornando alla grandine, in città si sono avuti i danni maggiori soprattutto lungo le tangenziali e l’autostrada.

L’abbattersi violento della grandine  ha portato le auto a rallentare, prima, e a fermarsi definitivamente, dopo, per almeno una decina di minuti senza avere la possibilità di muovere il veicolo. Inevitabile la corsa a cercare riparo, soprattutto in autostrada nel tratto di competenza di Modena Nord, sotto i cavalcavia, creando anche situazioni di pericolo perché tutti volevano mettere al sicuro la propria auto. 

Dalle persone che in quell’ora, tra le 16 e le 17, erano in giro a piedi, sono arrivate diverse chiamate al 118: passanti che sono stati colpiti da chicchi pesanti, soprattutto sul capo e sugli occhi: nessuna però è rimasta ferita in modo grave e sono bastate piccole medicazioni. 

E, finita la tempesta, è cominciata la coda per cercare di accedere il prima possibile ai finanziamenti per ripagare i danni subiti.

Le assicurazioni sono state tempestate di chiamate per “aprire” le denunce, ma le prime auto si sono già presentate nelle carrozzerie di Modena e da chi sostituisce i cristalli in pochi minuti: col week end davanti, diversi proprietari delle macchine che soprattutto in tangenziale sono state danneggiate, complice la maggiore velocità e l’assenza di ripari come alberi e palazzi, hanno preferito corre subito ai ripari. Dopo quell’ora di ordinaria follia.”
Fonte Gazzetta di Modena Online

5 Maggio 2013 – Castel Franco
“Verso le 18 di venerdì si sono ritrovati spontaneamente in un centinaio: cento persone su cento auto, tutte in pacifico e rassegnato sit-in lungo la via Emilia est. Non stava per scattare un magico happy hour, si trattava invece di una richiesta di soccorso contro le mitragliate sparate dal cielo. Carglass, il famoso centro per la riparazione e la sostituzione dei vetri degli automezzi è stato preso d’assalto. E non è una frase di routine. Come spiegano gli stessi addetti ai lavori «davanti all’officina c’era il pienone, le telefonate erano continue. Domenica dobbiamo venire a lavorare, non possiamo fare diversamente: apertura straordinaria per fare fronte alle richieste. Un centinaio anche sabato, poi ci sono tutte le prenotazioni per i prossimi interventi». Insomma auto in ospedale, casi d’urgenza subito in sala operatoria, telefono del Carglass come il Cup. Non “fratture” multiple, nella maggior parte dei casi: la grandine, o meglio le uova ghiacciate sparate dal cielo hanno spaccato o il parabrezza o il lunotto. Quanto alle carrozzerie, alcune vetture portate per il cambio del parabrezza avevano anche classici avvallamenti sul cofano o sul tettuccio. Servizio completo dunque e chiamate, appuntamenti, preventivi dai carrozzai di fiducia. I danni alle strutture, cioè alle case, agli edifici, in città si sono limitati a vetrate, lucernari, balconi e vasi rotti, rami spezzati. Grande lavoro da venerdì per le compagnie d’assicurazione, sia per le auto che per gli immobili. Numerose venerdì le chiamate al 118 per contusioni. Non è andata bene a chi è stato sorpreso in scooter durante la furia della grandinata. «Per fortuna che sono rimasto in equilibrio e ho accostato, mi sono fermato subito- racconta un giovane – perché è stato come se mi avessero tirato un sasso in fronte, come una martellata. Ero stordito e stavo per rovesciarmi».”
Fonte Gazzetta di Modena Online

 

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